Il ponteggio autosollevante, o ponteggio elettrico, rappresenta la soluzione ideale per lavorare in facciata e consente di svolgere numerose lavorazioni: nuove costruzioni, ristrutturazioni, tinteggiature, manutenzioni, posa di rivestimenti e isolamenti, rifacimento tetti, montaggio di facciate continue e vetrate. Inoltre, trova impiego anche in ambito industriale per interventi su ponti e viadotti, dighe, torri, ciminiere, stabilimenti chimici e industrie di ogni categoria.

Perché scegliere un ponteggio elettrico autosollevante?

Il ponteggio elettrico autosollevante permette agli operatori di lavorare sulla facciata senza sforzo ed in maniera ergonomica e consente di caricare gli attrezzi necessari per il lavoro, i manufatti da installare sulla parete e tutto il materiale occorrente ad effettuare le lavorazioni.

Il ponteggio autosollevante occupa a terra lo spazio corrispondente alle sole 2 basi con gruppo motore, mentre l’intero piano può essere mantenuto sollevato per lasciare libero accesso a negozi e attività.

Infine, una volta installato ha un impatto visivo sulla facciata molto ridotto rispetto ad altre soluzioni, garantendo al contempo un’elevata sicurezza per i residenti nell’edificio, data la maggiore difficoltà di accesso da parte di malintenzionati rispetto a un ponteggio tradizionale.

Il ponteggi autosollevanti sono adattabili alle strutture irregolari, inclinate o curve?

Il ponteggio autosollevante è costituito da un piano di calpestio composto da moduli componibili (travi) e da elementi verticali con cremagliera (tralicci) ed offre quindi la possibilità di combinare i vari elementi in funzione del cantiere e di ottenere diverse lunghezze del piano di lavoro e diverse altezze.

I ponteggi si possono installare anche su pareti e strutture irregolari e inclinate, superando le eventuali sporgenze degli edifici, quali ad esempio terrazze e balconi, grazie all’adozione di apposite prolunghe regolabili di varie misure che aumentano la profondità del piano di lavoro. Le prolunghe estensibili consentono, inoltre, di adattare i ponteggi elettrici a pareti curve, quali ciminiere, silos, torri circolari ecc. e di seguirne la forma, garantendo così sempre un’ottimale distanza dalla parete.